martedì 12 novembre 2013

I 500 dollari di Pudge Heffelfinger

Nel 1960 un uomo conosciuto solo come "Nelson Ross" entrò nell'ufficio di Art Rooney, il presidente dei Pittsburgh Steelers della National Football League. Dopo i convenevoli, l'uomo diede Rooney un dattiloscritto di 49 pagine sugli albori del football pro. L'esame del testo, fatto dai giornali dell'epoca, fece emergere soprattutto la notizia che il primo giocatore professionista di football americano in realtà era stato Wiliam "Pudge" Heffelfinger, originario di Minneapolis ed ormai morto sei anni prima a 86 anni dopo aver allenato Cal, Lehigh e Minnesota ed aver introdotto nella costa ovest il moderno gioco del football che da quelle parti, a fine '800, era ancora molto simile al rugby.
Heffelfinger era stato una imponente guardia (oltre 1.80 per oltre 90 chili) che in quell'epoca pionieristica aveva giocato per l'Università del Minnesota prima ancora di finire la High School. Tre volte All-American a Yale, allenato nel triennio 1889-1891 da Walter Camp, aveva sviluppato l'arte di quello che sarebbe diventato poi il "blocco" ed aveva continuato poi l'attività di football amatoriale con la Chicago Atletic Association, in cui aveva percepito dei rimborsi spese come era uso al tempo, ma che era stato poi ingaggiato per giocare per Allegheny il 12 novembre 1892 dietro compenso di $ 500 ($ 13.000 circa al giorno d'oggi). Fino a quel documento, era stato John Brallier, della Latrobe Athletic Association, ad essere considerato il primo giocatore di football professionista: poco più che sbarbatello, era stato contattato da Latrobe per sostituire all'ultimo minuto il loro quarterback con problemi di "contemporanea" con il baseball, ed aveva ricevuto 10 dollari a partita prima di dedicarsi al football universitario di lì a poco. Brallier era morto proprio nel 1960 ancora convinto di essere stato il primo giocatore ufficialmente pagato.
Vista la notizia a che pareva essere spuntata fuori da questo dattiloscritto, la Pro Football Hall of Fame si mise ad indagare e presto scoprì una pagina strappata da un conto del 1892 preparato dal direttore di Allegheny, O.D. Thompson, che includeva la voce "Game performance bonus to W. Heffelfinger for playing (cash) $ 500."
Anche se il pagamento non poteva essere verificato perchè contante, la Pro Football Hall of Fame, stabilì che Heffelfinger era stato il primo giocatore professionista di football americano documentato. Non contenti, scoprirono anche che il Pittsburgh Athletic Club aveva in precedenza offerto 250 dollari a Heffelfinger per giocare con loro in quella gara, sentendosi rispondere che non era sufficiente per rischiare il suo status di dilettante.
Il 12 novembre 1892, $ 25 per le sue spese e un bonus di $ 500 per la gara che vedeva di fronte l'Athletic Association Allegheny ed il Pittsburgh Athletic Club al Recreation Park, nel nord di Pittsburgh, una rivincita del 6-6 di qualche tempo prima in cui Pittsburgh aveva schierato uno sconosciuto spacciato per un ragazzo dei dintorni e poi scopertosi essere A.C. Read, capitano della squadra di college di Penn State. La sua presenza provocò diverse polemiche e fu stabilita quindi quella rivincita, in previsione della quale il Pittsburgh Press seguì il tentativo del locale Athletic Club di ingaggiare sia Heffelfinger che Knowlton Ames per $ 250 a cranio. I due rifiutarono e si inserì nella trattativa Allegheny che mise sul tavolo la cifra di 500 bigliettoni. Ames rifiutò, Pudge accettò trovandosi poi in gara attorniato da spalti pieni di tifosi avversari infuriati, fatto sta che la gara finì 4-0 per Allegheny con touchdown dello stesso Heffelfinger su un fumble ricoperto.
La settimana successiva, Allegheny pagò il tight end ex-Princeton Ben "Sport" Donnelly 250 dollari per giocare al fianco di Pudge contro il Washington & Jefferson College. Pur avendo due professionisti nella loro formazione, la Allegheny perse seccamente la gara per 8-0.
Qui inizia il mondo del football pro, e come inizio non fu certo male...

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